Mille e più sogni di medaglia, quanti podi, quanta esultanza, quanto pathos, quanto agonismo sotto quel tripode olimpico, stavolta acceso nel cuore della Russia.
Sochi 2014, olimpiade invernale, neve russa e reginetta di bellezza eletta in un amen, neanche s’era cominciato che lei già campeggiava in ogni dove. Si chiama Silje Norendal, ammettiamo che non è proprio bella come il sole ma viene voglia di girarsi per guardarla quando bighellona nei paraggi del villaggio olimpico.
Praticamente una Barbie: occhi azzurri e pelle chiara, capelli lunghi, bionda naturale, almeno così sussurrano quelli che la conoscono bene. Quasi una bellezza mozzafiato degna delle copertine patinate delle più grandi riviste di moda, magari a fine anno la vedremo su “Sport Illustrated”. Siamo schietti, a contendersi il titolo di più bella del reame con la norvegese erano in molte, da Alena Zavarzina a Hilary Knight, da Jamie Anderson a Lolo Jones.
Ma su tutte ha stravinto quella che ci ha saputo fare più delle altre, l’estroversa norvegese che pratica snowboard – specialità slopestyle – assolutamente capace di rubare la scena alle antagoniste, attirando gli obiettivi dei fotografi. Classe 1993, racconta che la prima volta su uno snowboard è stato quando aveva quattro anni. Nata sotto il segno del Capricorno, adora la moda e i viaggi e scavalcato il periodo della bellezza giovanile, si concentrerà sul giornalismo o sulla televisione, tanto un contratto alla bella di turno non si rifiuta mai.
Per adesso vanta il titolo di “Rider of the year” 2011, anno in cui s’è classificata terza ai Burton Us Open; inoltre ha conquistato la medaglia d’oro agli ultimi Winter X games di Aspen. Ecco, adesso in attesa che diventi star della televisione, va sottolineato che in ogni angolo del pianeta non c’è telegiornale che l’abbia dimenticata nei resoconti quotidiani. Però a Sochi non è riuscita a conquistare una medaglia. Ma la notorietà le è piovuta comunque addosso. Dài, chi la contrattualizza per primo? Accettiamo puntate, siamo pronti a tenere il banco.