Parte il mondiale, anche se poi “parte” non è il termine esatto, e neanche “scatta l’ora del mondiale”, frasi retoriche che ci accompagnano ogni quattro anni quando comincia la rassegna iridata del dio pallone e pare che i problemi svaniscano di colpo. “No war!”, ma ma intanto aumentano le tasse, con buona pace di chi finge noncuranza quando giocano gli Azzurri.
A sentirle tutte, le chiacchiere da bar, c’è chi tifa per il Brasile e non per l’“antipatico” Prandelli, che diventa un brand della federcalcio quando s’incaponisce a dettar regole da codice etico che lasciano il tempo che trovano. C’è chi tifa l’Uruguay, che vinse la coppa Rimet nel 1950 in casa dei verdeoro e chi la Germania, che quando c’è l’anno con il “4” finale fa buoni risultati: la Rimet del 1954 e la Coppa del Mondo del 1974.
Meglio sudamericani e panzer, preferibili alle menate di Balotelli, inviso a molti non per il colore della pelle ma per gli atteggiamenti da bad boy che disturbano i benpensanti. C’è perfino chi simpatizza per il Costarica sperando che disturbi il cammino della nazionale italiana esattamente come fece un quadriennio fa la Nuova Zelanda, che beffò quelli che all’epoca erano campioni del mondo in carica ancor più di quanto non fece quel dentista coreano nella sfida persa nel 1966, 1-0 nella perfidissima Albione, quando Bulgarelli s’infortunò e Mondino Fabbri non poteva usufruire di sostituzioni.
Altro calcio, quello in bianco e nero che c’intriga e ci affascina, salvo poi scoprire che si fanno carte false per carpire i segreti dello spogliatoio, che poi segreti non sono se vengono svelati. Poi, statene certi, i segreti veri restano dove devono restare. E gli scoop sono sempre più “telefonati”.
Debutta il Brasile, che organizza la rassegna, domani alle 22, dopo una cerimonia inaugurale che non sarà da mille e una notte tipo quella olimpica e annoierà come sempre, perché costringerà i cameraman a scarrellare a destra e a manca sui capoccioni del football e a sentir le loro frasi trite e ritrite, roba da annoiare più dello studio della vita del baco da seta nel Ruanda e Burundi. L’Italia è attesa dalla sfida con gli inglesi, gente che prendiamo facilmente sottogamba “perché al mondiale, a parte quello che hanno organizzato in casa, hanno sempre fallito”.
Sarà, ma Steve Gerrard, capitano del lungo corso del Liverpool, è presumibilmente all’ultimo appuntamento iridato della sua carriera, e farà l’impossibile per regalare beffa identica alla finale Champions della rimonta, quella in cui i Reds, 0-3 alla fine del primo tempo contro il Milan ancelottiano, pareggiarono 3-3 entro il novantesimo e poi vinsero ai rigori. Maledetti rigori, vent’anni fa Baresi, Massaro e Baggio ne sbagliarono tre in finale e consegnarono l’alloro ai brasiliani.
Qua c’è la sequenza televisiva delle repliche delle sfide che hanno “fatto” i Mondiali, da Italia-Germania 4-3 in poi, salvo dimenticare che il 10 giugno 2014 l’Italia festeggiava l’ottantesimo anniversario della prima conquista azzurra della Rimet. Dimenticata da tanti, molti, troppi.
Una “non notizia”, secondo molti, perché a detta di qualche affabulatore dell’informazione, il calcio parte da quando si ricorda. Dimenticando dunque Piola e Meazza, Fontaine e Hurst, Puskas e Di Stefano. Benedetta ignoranza. Noi ci affidiamo alle parole d’un classe 1928, Luciano Tessari, ex portiere fra le altre di Fiorentina, Verona e Roma. Alla presentazione del libro “Roma Story”, scritto da Adriano Stabile (cognome glorioso, andate a vedere chi fu il primo capocannoniere della Rimet) ha ricordato le parate di Bepi Moro e il fascino di Nils Liedholm, la capacità produttiva di Nordhal e quel pallone di cuoio marrone con la cucitura che lasciava il segno in fronte. «Quelli erano i nostri tatuaggi, quando colpivi la sfera di testa ti restava il segno», sua esternazione genuina e schietta. Un altro calcio, altre teste, altri cuori. Un’altra vita.
Tornando alla vita di oggi, ecco, i gironi e poi gli orari e le date delle partite del Mondiale 2014.
Girone A: Brasile, Croazia, Messico, Camerun
Girone B: Spagna, Olanda, Cile, Australia
Girone C: Colombia, Grecia, Costa d’Avorio, Giappone
Girone D: Italia, Inghilterra, Uruguay, Costa Rica
Girone E: Svizzera, Ecuador, Francia, Honduras
Girone F: Argentina, Bosnia, Nigeria, Iran
Girone G: Germania, Portogallo, Usa, Ghana
Girone H: Russia, Belgio, Corea del Sud, Algeria
Giovedì 12 giugno, ore 22:00: Brasile-Croazia
Venerdì 13 giugno, ore 18:00: Messico-Camerun
Ore 22.00: Spagna-Olanda
Ore 24:00: Australia-Cile
Sabato 14 giugno, ore 18:00: Grecia-Colombia
Ore 21:00: Uruguay-Costa Rica
Ore 24:00: Italia-Inghilterra
Domenica 15 giugno, ore 03:00: Costa d’Avorio-Giappone
Ore 18:00: Svizzera-Ecuador
Ore 21:00: Francia-Honduras
Ore 24:00: Argentina-Bosnia
Lunedì 16 giugno, ore 18:00: Germania-Portogallo
Ore 21:00: Iran-Nigeria
Ore 24:00: Ghana-Usa
Martedì 17 giugno, ore 18:00: Belgio-Algeria
Ore 21:00: Brasile-Messico
Ore 24:00: Russia-Corea del Sud
Mercoledì 18 giugno, ore 18:00: Olanda-Australia
Ore 21:00: Cile-Spagna
Ore 24:00: Camerun-Croazia
Giovedì 19 giugno, ore 18:00: Colombia-Costa d’Avorio
Ore 21:00: Inghilterra-Uruguay
Ore 24:00: Grecia-Giappone
Venerdì 20 giugno, ore 18:00 Italia-Costa Rica
Ore 21:00: Svizzera-Francia
Ore 24:00: Honduras-Ecuador
Sabato 21 giugno, ore 18:00: Argentina-Iran
Ore 21:00: Germania-Ghana
Ore 24:00: Nigeria-Bosnia
domenica 22 giugno, Ore 18:00: Belgio-Russia
Ore 21:00: Algeria-Corea del Sud
Ore 24:00: Portogallo-Usa
Lunedì 23 giugno, ore 18:00: Olanda-Cile
Ore 22:00: Camerun-Brasile
Ore 22:00: Croazia-Messico
Martedì 24 giugno, ore 18:00: Italia-Uruguay
Ore 18:00: Inghilterra-Costa Rica
Ore 22:00: Colombia-Giappone
Ore 22:00: Costa d’Avorio-Grecia
Mercoledì 25 giugno, ore 18:00: Nigeria-Argentina
Ore 18:00: Iran-Bosnia
Ore 22:00: Honduras-Svizzera
Ore 22:00: Ecuador-Francia
Giovedì 26 giugno, ore 18:00: Germania-Usa
Ore 18:00: Portogallo-Ghana
Ore 22:00: Corea del Sud-Belgio
Ore 22:00: Russia-Algeria
Ottavi di finale
Sabato 28 giugno
Ore 18.00: prima classificata A – seconda classificata B,
Ore 22.00: prima classificata C – seconda classificata D
Domenica 29 giugno
Ore 18.00: prima classificata B – seconda classificata A
Ore 22.00: prima classificata D – seconda classificata C
Lunedì 30 giugno
Ore 18.00: prima classificata E – seconda classificata F
Ore 22.00: prima classificata G – seconda classificata H
Martedì 1 luglio
Ore 18.00: prima classificata F – seconda classificata E
Ore 22.00: prima classificata H – seconda classificata G
Quarti di finale
Venerdì 4 luglio
Ore 18.00: vincitrice P5 – vincitrice P6
Ore 22.00: vincitrice P1 – vincitrice P2
Sabato 5 luglio
Ore 18.00: vincitrice P7 – vincitrice P8
Ore 22.00: vincitrice P3 – vincitrice P4
Semifinali
Martedì 8 luglio
Ore 22.00: vincitrice P9 – vincitrice P10
Mercoledì 9 luglio
Ore 22.00: vincitrice P11 – vincitrice P12
Finale terzo e quarto posto
Sabato 12 luglio
Ore 22.00: perdente P13 – [perdente P14
Finale Domenica 13 luglio
Ore 21.00: vincitrice P13 – vincitrice P14