
La storia attraverso le vicende di una famiglia, i veneti Peruzzi. Canale Mussolini di Antonio Pennacchi è un romanzo che abbraccia le vicende dell’Italia della prima metà del Novecento, concentrandosi soprattutto sulla bonfica delle paludi pontine.
L’autore “dipinge” con semplicità lo spirito del tempo, facendo capire come si viveva nelle campagne del Veneto, senza esondare nell’apologia della vita rurale. Anzi i suoi contadini sono connotati da angolature spigolose, comportamenti severi e rigorosi. Insomma, Pennacchi ci risparmia il quadretto a tinte pastello in cui di solito il lavoro nelle terre rende le persone migliori. Stesso meccanismo vale per la partecipazione alle guerre: lo scrittore evita la doppia trappola dell’eroismo patriottico e della rappresentazione stereotipata dell’italiano che in battaglia “si nasconde”.
Inoltre, Canale Mussolini è un pregevole romanzo per come spiega la nascita e l’adesione al fascismo in un’ottica “micro” e non nella visione macro che ci propone la Storia. Anche i dialoghi tra leader sono molto semplificati, tanto da essere riportati in dialetto. E in parallelo alle evoluzioni politiche in Italia e nel mondo, c’è sempre la storia tribolata dei Peruzzi.